Pubblicato un nuovo caso studio del progetto TRANSMANGO. La ricerca, concentrata su vulnerabilità e resilienza dei sistemi alimentari europei, mira ad ottenere un quadro completo degli effetti che importanti driver globali di cambiamento producono sulla domanda alimentare europea e mondiale, sul sistema agroalimentare e, di conseguenza, sui flussi alimentari.
Se tra i principali gruppi vulnerabili figurano poveri e impoveriti (disoccupati, working poors, donne sole con figli), migranti e rifugiati, bambini e anziani (oltre agli adolescenti esposti a cibo malsano), con vari gradi di esposizione e sensitività all’insicurezza alimentare, è lo stesso sistema alimentare che si dimostra vulnerabile a vari fattori di rischio di origine ambientale, sociale, economica, politica e tecnologica.
FIRAB, che cura il lavoro comparativo tra le varie indagini nazionali svolte nell’ambito del progetto, con il presente contributo intende far riflettere su come il problema si ponga in ogni Paese, incluso l’Italia:
Il caso di studio sviluppato da FIRAB affronta la questione dell’accesso alle terre pubbliche nell’area metropolitana di Roma, analizzando da un lato le campagne e le iniziative adottate a livello locale e dall’altro le misure politiche, con una particolare attenzione per gli effetti che queste iniziative possono avere per la sicurezza alimentare a livello locale.
Il Comune di Roma ha una popolazione di circa 2,8 milioni di persone e rappresenta il più grande comune italiano in termini di superficie (1.285km2) e Superficie Agricola Utilizzata, SAU (43,271 ettari nel 2010, secondo l’ultimo Censimento dell’agricoltura svolto dall’Istat (in sorprendente aumento, se confrontato con i 37.035 ha del censimento del 2000).
Il territorio comunale di Roma è caratterizzato da diverse forme di agricoltura urbana e peri-urbana, che vanno dagli orti urbani collettivi, alle varie forme di agricoltura sociale per l’inclusione sociale di soggetti svantaggiati e a rischio di emarginazione, alle aziende agricole professionali.
Inoltre, la disoccupazione giovanile e l’attrattiva di stili di vita alternativi contribuiscono a un crescente interesse per l’agricoltura da parte dei giovani, compresi i laureati e quelli con un “urban background”, inducendo un crescente attivismo per l’accesso alle terre pubbliche.
Il presente caso di studio ha lo scopo di affrontare alcune delle questioni chiave del progetto Transmango come:
- Comprendere la complessità del sistema delle relazioni in ambito di sicurezza alimentare e nutrizionale (in inglese, Food and Nutrition Security, FNS). Analisi delle relazioni tra: accesso alla terra, pianificazione urbana e peri-urbana, infrastrutture, giovani e disoccupazione, accesso ai mercati per i piccoli agricoltori, mobilitazione sociale, educazione alimentare.
- La natura multi-dimensionale e multi-scalare dei fattori FNS e la loro vulnerabilità. Tra i fattori di vulnerabilità per FNS vi sono ad esempio: crisi economica, tagli al welfare sociale, indebolimento dell’azione politica, impoverimento, emarginazione sociale nelle periferie, scarsa consapevolezza degli impatti ambientali e sociali delle filiere alimentari, diffusione di cibo spazzatura. L’analisi dei fattori di vulnerabilità e delle aree di vulnerabilità, è sviluppata attraverso l’applicazione di una “matrice di vulnerabilità” (descritta al punto 2.2.4 del report).
- La politica come uno dei driver di sistema. Il problema dell’accesso alla terra è intrinsecamente legato alla sfera politica per quanto riguarda terreni, pianificazione urbana, infrastrutture, sostegno all’agricoltura e norme su produzione e distribuzione del cibo.
- La centralità delle interrelazioni a livello di sistema e del ri-assemblaggio di spazi, risorse, attori. In questo caso lo studio si concentra sulle pratiche di riappropriazione e nuova utilizzazione di aree urbane e peri-urbane verso lo sviluppo di una agricoltura multifunzionale. In un’area metropolitana fortemente antropizzata, questi processi comportano una ri-assemblaggio di spazi, infrastrutture, funzioni, dinamiche di pratiche e di governance. Anche una riorganizzazione delle competenze, come descritto dal caso della tenuta agricola “Castel di Guido”, di proprietà della Regione Lazio, finora gestita dal Comune di Roma e ora passata di nuovo alla Regione, in attesa di una possibile assegnazione a cooperative di agricoltori (in mobilitazione per questo).