Biodiversità

biodiversita sito firab

Oggi vediamo che il comportamento dei consumatori può avere un ruolo decisivo nella tutela dell’ambiente e nel preservare la biodiversità: chi acquista prodotti che derivano dall’agricoltura biologica contribuisce a contrastare la perdita di biodiversità nelle campagne a beneficio dell’ambiente e del paesaggio naturale.

Diverse sono le ragioni che possono spiegare l’influenza positiva dell’agricoltura biologica sull’ecosistema:

  • in primis, non vengono impiegati pesticidi e fertilizzanti sintetici e tutti i mezzi tecnici con impatto ambientale (locale e globale);
  • poi la gestione simpatetica delle aree vicine non coltivate, come siepi, stagni, che contribuiscono ad ospitare diverse specie animali e vegetali
  • ed infine, l’impiego di tecniche di coltivazione biologica che accompagna la pratica dell’allevamento, diversificando gli habitat sui terreni agricoli e favorendo la ricchezza di specie animali e vegetali.

Lo confermano anche i dati di una ricerca dell’Università di Oxford, pubblicati sul Journal of Applied Ecology[1]: le aziende biologiche aumentano la ricchezza di piante, insetti e altri animali in media del 34% rispetto a quanto fanno le aziende agricole convenzionali.

Lo confermano anche i dati di una ricerca dell’Università di Oxford, pubblicati sul Journal of Applied Ecology: le aziende biologiche aumentano la ricchezza di piante, insetti e altri animali in media del 34% rispetto a quanto fanno le aziende agricole convenzionali. Per inciso, la biodiversità agricola rappresenta una quota importante della biodiversità mondiale. Delle 250 mila specie di piante descritte in tutto il mondo, circa 30 mila sono commestibili e circa 7 mila sono utilizzate per l’alimentazione umana. Secondo la Fao dalle trenta specie vegetali presenti si fornisce il 95% del fabbisogno alimentare mondiale e, tra queste, solo tre specie (riso, grano e mais) ne forniscono il 50%. Sempre la Fao ritiene che circa il 75% della diversità genetica delle piante coltivate sia già stata persa. Ecco perché è importante che vi sia un modello agricolo, come quello biologico, che sia a salvaguardia della biodiversità.

Livelli maggiori di biodiversità significano benefici tangibili, non solo per l’ambiente, ma anche per gli stessi agricoltori e per il mercato agroalimentare ed è per questo che AIAB, insieme a Miscugli.it, Arcoiris e FIRAB, con la supervisione scientifica del Prof. Salvatore Ceccarelli, lancia una campagna a tutela della biodiversità, del suolo e della libertà dei contadini per dimostrare come una manciata di semi può essere un grande capitale. Da non trascurare, infatti, che la biodiversità è un presupposto importante affinché molti processi ecologici che avvengono all’interno degli ecosistemi agricoli (tra cui l’impollinazione, la riduzione dell’erosione del suolo, la decomposizione del letame, il controllo naturale dei parassiti nel suolo) funzionino adeguatamente. Ciò significa che, durante i periodi di siccità alcuni habitat come, ad esempio, i prati montani a elevata biodiversità risultano meno soggetti a fenomeni erosivi e più resistenti a stress biotici e abiotici, permettendo così di avere produzioni di biomassa più stabili.

piu aziende e bio firabIl biologico aiuta quindi la biodiversità che cresce in maniera netta su quel 11% della superficie agricola destinata al biologico nel nostro Paese. Gli habitat agricoli, caratterizzati da una maggiore ricchezza di specie, posseggono anche una maggiore capacità di adattamento e resilienza agli stress ambientali, e quindi ai cambiamenti climatici, secondo quanto oramai evidenziato da numerosi studi scientifici.

Peraltro il modello biologico, non solo risponde a richieste dei consumatori di prodotti sani, buoni, sicuri, equi e sostenibili, ma anche a quelle dei produttori nel fornire maggiore occupazioni, redditi elevati, oltre che – come visto – livelli maggiori di biodiversità.

aziende bio femminile coltaSecondo i dati dell’Inea, oggi rinominata Crea, le aziende agricole bio generano maggiori profitti: + 30% circa il reddito netto, ovvero il compenso dell’imprenditore e della sua famiglia; +10% il fatturato delle aziende biologiche rispetto alle corrispondenti convenzionali. Le aziende bio hanno un maggior ricavo che proviene da attività connesse (5%), quali l’agriturismo o il contoterzismo, contro il 2% del fatturato aziendale delle convenzionali; hanno meno costi correnti (beni di consumo, servizi prestati da terzi e altre spese dirette), perché impiegano una minore quantità di mezzi tecnici ma di contro, hanno maggiori costi relativi al lavoro perché fanno maggior uso di manodopera, così come richiesto dal metodo di produzione biologica: +20% di lavoratori rispetto alle corrispondenti convenzionali. Da considerare inoltre che, come riportato dal Crea, concorrono alla formazione del risultato reddituale anche i contributi  comunitari  percepiti con la politica agricola comune (Pac). È anche vero che, sulla base delle elaborazioni fornite dal Crea per il periodo di programmazione 2007–2013, e quindi precendentemente alla Riforma della Pac, tali contributi sono stati maggiori, sommando gli aiuti del primo e del secondo pilastro, per le aziende bio di 4 punti percentuali, in media, rispetto a quelli percepiti dalle rispettive convenzionali, quest’ultime favorite al contrario dal primo pilastro.

Maggiori approfondimenti: https://firab.it/continua-la-love-story-tra-bio-e-italiani-una-passione-che-e-a-tutela-della-biodiversita-della-salute-e-del-lavoro/

Inoltre, un recente Focus sull’agricoltura bio, realizzato dall’ISPRA, Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, indica come un largo numero di studi attestino l’effetto positivo (barra verde) dell’agricoltura biologica sulla biodiversità. Quello negativo (barra arancione) riguarda solo poche classi di artropodi, che in agricoltura vengono considerati nocivi, mentre i numeri cerchiati in bianco indicano il numero di studi in cui non si è evidenziato alcun effetto, come riportato in figura.

biodiversita

 

Il focus dell’Ispra conferma come le aree biologiche presentino una maggiore diversità specifica e una più ampia densità di specie vegetali spontanee e di coleotteri terricoli. Oltre che al livello d’intensità agricola, un elemento chiave di tutela della biodiversità è la presenza di aree semi-naturali o naturali all’interno dell’azienda: siepi, filari, boschetti e prati strutturalmente ricchi servono come habitat o come rifugio momentaneo di vitale importanza per molte specie animali.

Tali aree semi-naturali rappresentano, in media, un quinto della superficie agricola di un’azienda bio, mentre questa percentuale si dimezza nelle aziende convenzionali.

Ciò, come già chiarito in precedenti studi Firab, dipende dalla propensione degli imprenditori bio ad adottare misure di salvaguardia delle aree naturali all’interno della propria azienda.

In tema di biodiversità, Firab assume come punto di forza della sua attività l’approccio partecipativo e il coinvolgimento degli produttori nella ricerca in agricoltura, promuovendo sia lo sviluppo rurale sostenibile basato sul coinvolgimento degli attori, sia modelli innovativi di produzione, trasformazione e conservazione, sia soluzioni innovative per indirizzare le scelte tecniche e gli investimenti, nonché di commercializzazione e utilizzo delle risorse,  per una sostenibilità sociale, ambientale ed economica delle attività in agricoltura biologica e biodinamica, anche nella salvaguardia dell’ambiente e della sua ricchezza in termini di biodiversità.

Maggiori approfondimenti: https://firab.it/il-valore-crescente-del-bio/

 

 

 

 

[1] S L. Tuck, C Winqvist, F Mota, J Ahnstrom, LA. Turnbull and J Bengtsson 2014 – REVIEW Land-use intensity and the effects of organic farming on biodiversity: a hierarchical meta-analysis. Journal of Applied Ecology 51, 746–755

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fonire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o clicchi su "Accetta" permetti al loro utilizzo.

Chiudi