II progetto “Cereali resilienti 2.0” ha come obiettivo quello di valutare la diffusione della popolazione evolutiva di frumento SOLIBAM TENERO FLORIDDIA in diversi ambienti colturali del territorio toscano e il conseguente adattamento ai cambiamenti climatici.
Saranno presi in esame aspetti agronomici, legati alla fase di trasformazione, e aspetti di carattere socio-economico e il 20 maggio alle ore 18:00 verranno presentati al Convegno Online – Diretta YouTube dal canale di Rete Semi Rurali.
Diversità nei cereali per l’adattamento ai cambiamenti climatici – seconda fase
Convegno-Cereali_resilienti2.0-20_05_2021OBIETTIVI
1. Produrre materiale cerealicolo selezionato per la capacità di adattamento e valutato per le sue caratteristiche tecnologiche e nutrizionali al fine di sviluppare filiere produttive locali.
2. Incrementare il potenziale produttivo dei cereali per l’agricoltura biologia e a basso input per garantire un maggior reddito agli agricoltori che saranno motivati a rimettere in produzione terreni abbandonati da anni e ridurre le aree marginali agricole;
3. Creare una rete tra le diverse realtà scientifiche, economiche, sociali in modo da fornire assistenza tecnica e materiale genetico agli agricoltori di filiere produttive locali, favorire gli aspetti culturali legati alla trasformazione e alla consapevolezza di consumatori verso alimenti con particolari caratteristiche nutraceutiche.
Le ricadute ambientali sono perseguite attraverso le seguenti azioni:
1. Fornire sementi di popolazioni adattate per l’agricoltura biologica e a basso input permetterà di migliorare la gestione e il controllo delle infestanti e di contenere le avversità patogene. Un’appropriata programmazione delle rotazioni permetterà di incrementare e mantenere la fertilità del suolo, favorendo un buono stato strutturale del terreno. Favorire l’efficienza dei sistemi agricoli biologici e basso input permetterà nel lungo periodo una riduzione dell’accumulo degli agenti inquinanti nel suolo e nelle acque e favorirà il sequestro del carbonio;
2. Stabilizzare le produzioni in ambienti marginali permetterà di migliorare la capacità di programmazione delle filiere rispetto alla trasformazione ed alla commercializzazione evitando l’utilizzo sottodimensionato dei macchinari;
3. Promuovere filiere cerealicole a Km 0 consentirà un’ulteriore riduzione delle emissioni di CO2 nell’atmosfera.
FIRAB su diversificazione dei prodotti
Ogni anno, con le farine prodotte da ciascuna azienda-madre si condurranno dei test per produrre pane, pizza e cracker, pasta fresca e biscotti e pasticceria. A seguito dei test verranno realizzati dei prodotti su cui effettuare la valutazione di accettazione del prodotto. In occasione delle visite saranno condotti dei panel test da FIRAB e con il coinvolgimento di esperti che consentiranno di orientarsi verso la produzione di prodotti finali che abbiano ricevuto un buon apprezzamento. In occasione degli incontri saranno sperimentate e divulgate le ricette che sfruttano pienamente la qualità organolettica delle varietà locali e popolazioni evolutive (CCP).