Consultazione del MASAF lanciata in piena estate: FIRAB esprime riserve sulla tempistica, ma anche apprezzamenti sulle nuove linee guida per la ricerca e l’innovazione in agricoltura

Consultazione del MASAF lanciata in piena estate: FIRAB esprime riserve sulla tempistica, ma anche apprezzamenti sulle nuove linee guida per la ricerca e l’innovazione in agricoltura.
Nel frattempo, prosegue fino al 18 agosto la consultazione pubblica europea sulla strategia di ricerca e innovazione per il biologico e l’agroecologia.

Roma – Alla fine di luglio, il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (MASAF) ha avviato una consultazione pubblica per l’aggiornamento del Piano Strategico per l’Innovazione e la Ricerca in agricoltura, fissando la scadenza per l’invio di commenti e suggerimenti al 9 settembre. 

Questa decisione di avviare la consultazione in piena estate, durante un periodo tipicamente festivo, ha suscitato preoccupazione per la limitata finestra temporale concessa agli stakeholder per esprimere le loro opinioni.

Nonostante la tempistica discutibile, FIRAB (Fondazione Italiana per la Ricerca in Agricoltura Biologica e Biodinamica) ha comunque partecipato attivamente alla consultazione, evidenziando sia i punti critici che gli aspetti positivi delle nuove linee guida proposte dal MASAF.

FIRAB ha apprezzato diverse novità introdotte nel Piano, in particolare quelle riguardanti la diversificazione colturale (AREA 1), le soluzioni per la resilienza climatica (AREA 2) e l’attenzione verso i sistemi alimentari alternativi e tradizionali, con un accento sulla transizione proteica (AREA 4). Questi elementi riflettono le crescenti priorità di ricerca e innovazione necessarie per affrontare le sfide attuali in agricoltura.

Tuttavia, FIRAB ha anche evidenziato alcune criticità. Per esempio, nell’AREA 3 mancano gli approfondimenti, perdendo l’occasione di porre adeguata attenzione ai temi di democratizzazione e trasparenza nei processi di filiera. Inoltre, FIRAB ha sottolineato la necessità di un maggiore coordinamento tra enti e fonti di finanziamento della ricerca (AREA 6), così come di una semplificazione radicale nei processi burocratici legati ai Gruppi Operativi PEI-AGRI, per migliorare l’efficacia della partecipazione degli attori non di ricerca.

FIRAB sottolinea infine l’importanza di un coinvolgimento ampio e tempestivo dei portatori di interessi nel processo di consultazione, per garantire che le nuove linee di ricerca siano davvero allineate alle esigenze del settore agricolo italiano.

E segnala che nel frattempo è stata prorogata al 18 agosto la consultazione pubblica europea sulla strategia di ricerca e innovazione per il biologico e l’agroecologia, promossa dalla piattaforma tecnologica europea TP Organics, alla cui elaborazione ha partecipato direttamente anche il segretario generale Luca Colombo:

https://forms.office.com/Pages/ResponsePage.aspx?id=AhkfgWC560GjnDvy8OxOQ5hJwf9JT_tNgcZq6BopUqVUQjZDOEFORFZZVTdVQTlXU0xWNlRUNDFQMS4u

Contatti per la stampa: 

Luca Colombo, Segretario Generale FIRAB: l.colombo@firab.it

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