CONVEGNO CONSEMI: CASA DELLE SEMENTI, CONNUBIO TRA INNOVAZIONE E TRADIZIONE
La coltivazione e l’utilizzo di antiche varietà di cereali ha assunto negli ultimi anni una notevole diffusione, specie nelle piccole aziende che praticano l’agricoltura biologica. Si tratta di materiale genetico con notevoli caratteristiche di biodiversità: il loro utilizzo, sia dal punto di vista agronomico che nella fase di trasformazione, richiede preparazione e conoscenza.
Inoltre, la globalizzazione, e di conseguenza, una sempre più accesa competizione tra imprese, insieme con il rapido evolversi dei gusti del consumatore (cibo locale, bio, riscoperta delle “cose fatte in casa”), impongono alle imprese l’adozione di strategie complesse per migliorare la loro capacità di sopravvivenza al gioco della concorrenza. Nelle imprese di produzione, in particolare, la collaborazione si è mostrata una soluzione vincente, soprattutto se finalizzata alla condivisione/scambi di conoscenze, competenze e risorse.
Il progetto CONSEMI, Consolidamento di filiere cerealicole innovative basate su semi adattati a sistemi agroecologici locali, finanziato dalla Regione Veneto PSR 2014-2020 Mis. 16.1 e Mis. 16.2, si pone come obiettivo quello di costituire la Casa dei Semi del Veneto per la promozione e lo sviluppo di filiere di gestione della semente e dei prodotti trasformati, innovative, locali e sostenibili, e vede Capofila, Aveprobi, e tra gli altri partner oltre a Firab, anche Rete Semi Rurali, Soc. Cooperativa Agricola Mais Marano,Istituto Istruzione Superiore “Stefani-Bentegodi”, Cipat (Centro istruzione professionale e assistenza tecnica della Regione Veneto), Antico Molino Rosso srl, El Tamiso società cooperativa agricola.
L’appuntamento è per il 18 febbraio, dalle ore 9.00 al Convento di Santa Maria, in via del Convento, 17 a Isola vicentina (VI) per la presentazione del progetto CONSEMI E LA CASA DELLE SEMENTI DEL VENETO; sarà anche occasione di confronto tra i vari produttori, trasformatori e altri stakeholder della filiera cerealicola per riflettere e far emergere le problematiche/criticità e eventuali opportunità/prospettive della filiera cerealicola.
Per il progetto, i protagonisti saranno appunto i network locali di agricoltori che, in areali individuati, contribuiranno alla riproduzione e diffusione di varietà locali e popolazioni evolutive (CCP) di frumento e mais.
I cambiamenti promossi avranno impatti dal livello aziendale a quello del consumo, interessando tutto il comparto cerealicolo biologico. A tal fine, FIRAB sta svolgendo un’indagine per caratterizzare e individuare peculiarità strutturali, eventuali diseconomie che si generano nei passaggi, prospettive e prime soluzioni, su un campione rappresentativo di imprese. Il fine ultimo è quello di costruire/implementare, o consolidare laddove già presenti, le filiere cerealicole innovative venete, volte ad un sistema partecipato di produzione e commercializzazione di prodotti ottenuti dalla gestione dinamica di varietà e popolazioni di cereali.
Alba Pietromarchi, che sta svolgendo l’indagine, porta un contributo su:FILIERA BIO: I CONSUM-ATTORI DI BUONE SCELTE INCONTRANO I PRODU(A)TTORI DI BUONE PRASSI
Segue programma:convegno 18-02-2020_def