Uno dei principali obiettivi del neonato progetto “Funky GAL 2, il primo sportello del biologico” è lo sviluppo e la promozione del biologico tra le aziende agricole e gli agricoltori del territorio. La volontà del progetto è proprio quella di rivolgersi, non solo agli agricoltori bio, protagonisti unici dell’innovazione di sviluppo rurale, ma anche ai produttori convenzionali che desiderino aderire al disciplinare di produzione biologica, fornendo loro un supporto per affrontare l’iter di conversione.
Tra le modalità di supporto pensate, oltre ai vari momenti di consulenza, il progetto prevede la redazione, con la collaborazione di FIRAB, di contenuti appositamente pensati circa l’argomento.
La crescita continua dei consumi di prodotti bio, inarrestabile anche durante la pandemia, rende sempre più chiaro che l’utilizzo di pesticidi, oggi, è considerato una modalità di produzione vecchia, in tutte le produzioni agroalimentari. La gente, sensu lato, chiede un rapporto con la terra autentico, rispetto dell’ambiente e della salute: ed i contributi elaborati da FIRAB, a cadenza quindicinale, pubblicati sul sito del Bio-Distretto, lo confermano e hanno proprio l’obiettivo di essere un valido aiuto teorico per agricoltori e allevatori del territorio verso il biologico e le pratiche agroecologiche ecosostenibili.
Perchè e come FIRAB partecipa a “Funky GAL 2, il primo sportello del biologico”
Operando nel costruire ponti tra il sistema di ricerca e quello dell’agricoltura biologica e agroecologia, la Fondazione Italiana per la Ricerca in Agricoltura Biologica e biodinamica FIRAB intende dare un suo contributo allo sportello del biologico ideato dal BioDistretto Sociale di Bergamo, forti della valenza dell’aspetto ambientale oltreché produttivo della stessa, senza trascurare quello sociale, strettamente coinvolto nel processo produttivo.
A cadenza quindicinale, saranno disponibili informazioni, analisi, schede pratiche, manuali, indicazioni e riflessioni, ben articolate e schematizzate, con le quali affrontare al meglio la gestione della “produzione biologica, in un quadro di orientamento delle aziende verso il biologico e le pratiche agroecologiche ecosostenibili, a tutto tondo, che produca anche un vantaggio sia per il sistema di imprese che per la collettività in termini di sostenibilità economica, ambientale e sociale, minimizzando gli impatti o generando benefici netti potenziando la resilienza ecologica e l’efficacia produttiva.
FIRAB intende perciò offrire una traiettoria di riferimento per l’insieme degli operatori che intendono migliorare il profilo di sostenibilità dei processi produttivi, stimolare gli attori pubblici e privati a comportamenti più consapevoli nella gestione e tutela del bene comune.
Periodo di conversione: perché, quando e come attuarlo
Per altri contributi, collegarsi allo sportello biologico ideato dal BD https://www.biodistrettobg.it/