Si tratta di un emendamento al Decreto Siccità che apre alla sperimentazione in campo dei nuovi OGM. Si tratta di varietà vegetali ottenute con biotecnologie di nuova generazione denominate NGT (New Genomic Techniques), in Italia rinominate TEA (Tecniche di Evoluzione Assistita), che la Corte di Giustizia UE, in una sentenza del 2018, ha equiparato a tutti gli effetti agli organismi geneticamente modificati.
Per le Associazioni della Coalizione Italia libera da OGM, tra cui FIRAB, il voto di questo emendamento è un vero autogol, con il pretesto dell’adattamento dell’agricoltura agli effetti del cambiamento climatico. Questo voto non fa altro che rafforzare un modello produttivo intensivo – ben lontano dalla tanto decantata sovranità alimentare – basato sull’illusione che la sola tecnologia possa risolvere i problemi causati dalle crisi ambientali di origine antropica.
Questo emendamento al Decreto siccità condizionerà inevitabilmente la discussione delle proposte di Legge che alcuni Parlamentari avevano depositato sullo stesso tema ed anticipa qualsiasi pronunciamento della Commissione europea.
La prospettiva di avere presto cibo OGM “MADE IN ITALY” sulle nostre tavole non è accettabile!
La Coalizione Italia Libera da OGM chiede lo stralcio dell’emendamento approvato dalle Commissioni dal testo finale, per un vero rispetto del principio di precauzione, dei diritti degli agricoltori e della sicurezza alimentare dei consumatori. La richiesta è rivolta a tutti i parlamentari, ma anche ai presidenti di Regione. Su questo tema, che riguarda i sistemi agrari di ogni Regione, gli Enti locali hanno il diritto di difendere il dettame costituzionale relativo ai loro poteri sulla politica agricola.
CS_Emendamento_OGM_decreto_siccita_31_05_2023-pdf