La sfida ai cambiamenti climatici passa per l’agricoltura: con l’agricoltura biologica si hanno 23% di emissioni in meno in Europa e 36% in USA.
Da venerdì 15 marzo la mobilitazione sarà planetaria e vedrà scendere in piazza giovani attivisti di tutto il mondo per manifestare contro il cambiamento climatico determinato dal riscaldamento globale, la vera grande sfida del ventunesimo secolo che dovrebbe stare al centro dell’agenda politica ed è invece trattato come una questione marginale.
Fridays For Future è partito da Greta Thunberg, la studentessa svedese sedicenne diventata il simbolo della lotta contro il cambiamento climatico. Lei, ogni venerdì, è davanti il parlamento di Stoccolma con in mano un cartello: «Skolstrejk för klimatet» ovvero «Sciopero della scuola per il clima», a chiedere ai potenti della Terra di decidersi a lottare per sconfiggere il “global warming”, il riscaldamento globale di cui si parla dagli anni Ottanta. Il 21 febbraio, dopo averne parlato al vertice delle Nazioni Unite di Katowice, e al Forum di Davos, è stata la volta di sensibilizzare l’Europa: dal palco della Commissione Ue ha bacchettato i leader del mondo: “Ci state rubando il futuro” mentre dovreste “raddoppiare gli sforzi” per il clima!
Questo è il motivo per cui aderire: “Perché il cambiamento parte dal singolo e ognuno di noi deve sentirsi parte di questo movimento.”
1303019_Cambiamento climatici e Congresso