Organic Advice Network

Costruire ponti: Il ruolo chiave di OrganicAdviceNetwork nella consulenza bio

Nasce la prima rete europea di consulenti biologici: il progetto OrganicAdviceNetwork, finanziato dalla Commissione europea, riunisce 22 partner provenienti da diversi Paesi europei.

Il sistema di conoscenza in agricoltura, detto con gergo anglosassone AKIS (Agricultural Knowledge and Innovation System) si alimenta di ricerca e sviluppo, educazione e formazione specialistica, percorsi di innovazione, assistenza tecnica e divulgazione. Nella pratica, questi processi di costruzione e consolidamento delle competenze agricole sono spesso scarsamente coordinati e l’investimento nel rafforzamento delle conoscenze degli operatori non ha un carattere adeguatamente metodico.

Nello specifico, in agricoltura biologica l’AKIS si arricchisce anche di approcci esperienziali e scambi socio-tecnici tra operatori, per quanto non necessariamente costruiti sulla base di interventi strutturali e sostenuti da politiche pubbliche o altre misure, in un quadro di storica carenza di supporto accademico e di formazione specialistica dedicata.

L’affiancamento delle aziende da parte di tecnici o di produttori esperti in agricoltura biologica, dunque, si rivela essere un aspetto cruciale nel rafforzare le conoscenze degli operatori. 

L’Italia non gode di una rete strutturata e dedicata di servizi di consulenza in biologico, che restano prevalentemente affidati a esperienze locali oppure a gruppi tecnici che operano su specifici territori o su filiere ad alto valore aggiunto, ma senza che acquisiscano particolare sistematicità di intervento.

Il progetto europeo di ricerca (e azione) Organic Advice Network, finanziato dal Programma EU Horizon Europe e coordinato da IFOAM EU – di cui FIRAB è il partner italiano – ambisce a individuare, co-costruire e mettere a disposizione strumenti e percorsi per l’erogazione di servizi di assistenza tecnica agli operatori biologici, allo scopo di migliorarne la capacità gestionale, la pianificazione produttiva, la risposta alle avversità e il coordinamento con la filiera.

Il progetto aggrega 22 partner, tra centri di ricerca, associazioni di produttori e reti di servizi tecnici del biologico europeo, concentrandosi su settori trasversali a tutti i Paesi coinvolti, come la cerealicoltura e la zootecnia e su altri più caratteristici di ambiti geografici, quale il Mediterraneo. 

In Italia, FIRAB sosterrà i percorsi di rafforzamento delle competenze e dei servizi di assistenza tecnica nei comparti cerealicoli, della viticoltura e della zootecnia di ruminanti.


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