5.400 delegati. 5.800 esponenti della società civile, delle organizzazioni internazionali e delle Nazioni Unite. Più di 1.200 rappresentanti di media accreditati. 14 giorni di negoziati. Questa la COP sul clima di Durban che non ha portato a compimento il processo negoziale e lascia l’agricoltura senza un quadro organico di riferimento su ruolo, responsabilità e compensazioni. Soprattutto distinguendo chi e cosa deve cambiare per ridurre l’impatto climatico e chi e cosa vi stia già contribuendo.
In attesa che la politica climatica si dispieghi, la portata dell’impatto sull’agricoltura dipenderà, in gran parte, dalla capacità dei produttori di rispondere e adattarsi alle condizioni climatiche future, capacità che richiede un impegno immediato per costruire resilienza e capacità di adattamento di fronte alle vulnerabilità esistenti e agli alti livelli di incertezza e un moltiplicarsi di eventi estremi.
UNEP-GEF ha pubblicato, in collaborazione con la ong britannica Practical Action, una guida sulle tecnologie per l’adattamento al cambiamento climatico nel settore agricolo. L’obiettivo è sostenere i paesi in via di sviluppo per selezionare le tecnologie di adattamento e le pratiche in agricoltura.
Sulla base di una revisione della letteratura (pubblicazioni scientifiche, articoli di riviste e piattaforme elettroniche), e attingendo alle esperienze documentate provenienti da una serie di organizzazioni che lavorano su progetti e programmi sulle tecnologie di adattamento ai cambiamenti climatici nel settore agricolo, la guida descrive un insieme di 22 tecnologie di adattamento, basate principalmente sui principi di agroecologia.