Uno studio multidisciplinare dell’Università di Pisa, pubblicato sul British Journal of Nutrition ha evidenziato come la simbiosi micorrizica influenzi positivamente la crescita e il contenuto in sostanze minerali delle piante di pomodoro, aumentando il valore nutrizionale e nutraceutico dei frutti. In particolare, la ricerca ha messo in evidenza come i frutti prodotti da piante micorrizate contenessero concentrazioni più elevate di Calcio (15%), Potassio (11%), Fosforo (60%) e Zinco (28%), in confronto ai controlli non micorrizati, mentre le modificazioni del metabolismo secondario del pomodoro hanno prodotto aumenti del 18,5% nei livelli di licopene nei frutti ottenuti da piante micorrizate, rispetto ai controlli.
Secondo i ricercatori, i pomodori coltivati biologicamente con i loro simbionti naturali rappresentano un esempio di produzione alimentare ecologica e sostenibile, in quanto non solo riducono l’uso di fertilizzanti chimici e pesticidi, ma permettono di ottenere cibo di alta qualità e con alto valore nutraceutico, un tema di grande interesse sociale, fortemente richiesto da consumatori e produttori in considerazione del valore salutistico e nutrizionale di alimenti coltivati valorizzando le condizioni naturali.
Giovannetti et al (2012). Nutraceutical value and safety of tomato fruits produced by mycorrhizal plants. British Journal of Nutrition (2012), 107, 242–251.