TERRITORI BIO (Territori E Reti Rurali per Innovazioni Tecniche e Organizzative Rivolte a Imprese Biologiche)
Il progetto è stato presentato nella domanda di finanziamento del Programma di Sviluppo Rurale (PSR) del Veneto 2014-2020, Misura 16 Cooperazione, focus area 3A e comprende le seguenti misure:
MISURA 16.1.1 – Costituzione e gestione dei Gruppi Operativi del PEI in materia di produttività e sostenibilità dell’agricoltura (Piano di Attività PA.GO) – Beneficiario: CANTINA COLLI EUGANEI MISURA 16.2.1 – Realizzazione di progetti pilota e sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie – Beneficiario: CANTINA COLLI EUGANEI MISURA 3.2.1 – Informazione e promozione sui regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari – Beneficiario: BIODISTRETTO BIO VENEZIA MISURA 1.1.1 – Azioni di formazione professionale e acquisizione di competenze – Beneficiario: C.I.P.A.T.
L’idea nasce dalle problematiche emerse tra le aziende agricole biologiche e convenzionali che rientrano nei due biodistretti del Veneto BIO VENEZIA E COLLI EUGANEI ed espresse nel Gruppo Operativo (GO).
GO: Cantina Colli Euganei (LP), Associazione BIO-VENEZIA (biodistretto), Associazione biodistretto dei Colli Euganei, FIRAB, UNI PD, Consorzio di Bonifica, GAL Patavino, Azienda Agricola “Le Carline”, Azienda Agricola Ca’ Lustra, Frantoio di Valnogaredo, Bacco e Arianna Soc. Agr. di Calaon Ernesto e C. e CIPAT
Il PROBLEMA che il GO si accinge a risolvere è determinato innanzi tutto dalla diffidenza che hanno le aziende convenzionali a convertirsi al biologico perché, non conoscendo la tecnica colturale ed i metodi di “difesa” biologici, temono di non raggiungere una resa di produzione sufficiente a garantire loro un reddito adeguato e di non risultare competitive sul mercato. La soluzione innovativa, che il GO ha individuato con l’interazione tra i partner, è la creazione di un C.O.P.A. (Centro di Orientamento, Propulsione e Affiancamento) all’interno e a “cavallo” dei due biodistretti
Documentazione prodotta:
Gli OBIETTIVI DEL PROGETTO
1) Promuovere il consolidamento delle esperienze bio attraverso un servizio di assistenza e formazione continua alle aziende.
2) Aumentare la redditività e competitività, individuare le opportunità offerte dal mercato congiuntamente all’adozione di strategie di co-marketing, semplificazione “burocratica” delle aziende.
3) Rafforzamento di composizione e identità dei territori biologici tramite l’inclusione di ulteriori aziende biologiche o in conversione (aumento delle superfici a biologico, stimolare le aziende verso l’adesione al biologico).L’APPROCCIO BOTTOM – UP
Biodistretti BIO-VENEZIA e COLLI EUGANEI nascono quasi contemporaneamente e con le medesime modalità dalla spinta propulsiva di alcuni operatori biologici dei territori rappresentati che, uniti a amministrazioni locali, consorzi di Tutela, associazioni e rappresentanti di altre categorie, hanno riconosciuto gli aspetti favorevoli alla nascita di aggregazioni territoriali denominate biodistretti, volte a valorizzare e mettere in rete le aziende che hanno scelto il modello bio, promuovendo nel contempo la nascita di nuove esperienze e puntando, con sempre maggiore forza e decisione, verso la gestione sostenibile dei territorio.
La definizione di biodistretto (area geografica dove agricoltori, cittadini, operatori turistici, altri operatori economici, associazioni e pubbliche amministrazioni stringono un accordo per la gestione sostenibile delle risorse locali, partendo dal modello biologico di produzione e consumo (filiera corta, gruppi di acquisto, ristorazione collettiva bio, ecc) (LINEE GUIDA AIAB)) calza perfettamente con i territori rappresentati da Biodistretti BIO-VENEZIA e COLLI EUGANEI.
I territori di Biodistretti BIO-VENEZIA e COLLI EUGANEI sono aree con un’alta e significativa presenza di aziende biologiche dove:
- l’agricoltura è ben integrata nel contesto ed ha un ruolo riconosciuto;
- i consumatori/cittadini sono interessati al bio ed in generale all’ambiente ed alla sua gestioneconsapevole;
- le amministrazioni pubbliche sono attente alle scelte ambientali e al benessere dei cittadini;
- agriturismi, ristoratori, albergatori, artigiani conoscono, usano e apprezzano il bio.
I problemi individuati necessitano di essere aggrediti tramite azioni che si esercitino in più momenti progressivi e complementari, come il miglioramento tecnico e dell’offerta biologica e/o l’aumento della redditività delle aziende dei territori biologici dei Colli Euganei e del Veneto Orientale e/o ancora la determinazione di strumenti di co-marketing del prodotto per massimizzarne e ottimizzarne trasformazione e commercializzazione valorizzando l’identità dei territori bio, per fare solo alcuni esempi.
Inoltre, il fatto di aver individuato problemi/soluzioni/fabbisogni, sempre in chiave partecipata e bottom up, rappresenta non solo la forza creativa dello schema multiattoriale che incarna i biodistretti, ma anche un elemento di sua solidità e validità che si intende trasferire nel Gruppo Operativo.
PROBLEMA INDIVIDUATO
Diffidenza delle aziende convenzionali a convertirsi al biologico perché temono di non raggiungere rese sufficienti a garantire un reddito aziendale adeguato e di non risultare competitive sul mercato.
SOLUZIONE: Innovazione organizzativa e di governance
Sostenere la crescita del biologico attraverso la costituzione del modello di supporto COPA: Centro di Orientamento, Propulsione e Affiancamento
Centro polifunzionale che eroga diverse prestazioni capaci di accompagnare la maturazione e lo sviluppo delle aziende biologiche e in conversione, migliorandone la competitività e la capacità di muoversi su diverse prospettive commerciali e di generazione di reddito.
COPA: Centro di Orientamento, Propulsione e Affiancamento assolve i seguenti obiettivi:
a) ORIENTAMENTO – fornire un quadro di indirizzo dell’azione delle singole aziende agricole (in primis biologiche e in conversione, ma non in via esclusiva) e concertare con altri portatori di interesse economico, sociale e istituzionale le strategie di sviluppo territoriale
b) PROPULSIONE – diffondere le peculiarità del sistema di imprese che concorrono alla vita dei territori biologici veneti, delle loro produzioni e servizi
c) AFFIANCAMENTO – accompagnare la crescita agronomica, imprenditoriale e gestionale delle aziende dei territori biologici veneti, oltre che a facilitare l’adesione al metodo biologico di quelle interessate ad aderirvi, tramite il dispiegamento di un apparato di affiancamento tecnico e di supporto alla socializzazione delle buone pratiche
Con il progetto Territori Bio, l’innovazione, la responsabilità e la qualità perseguono una logica comunitaria di sviluppo, tramite la predisposizione di un Centro di Orientamento, Propulsione e Affiancamento (COPA) chiamato a dispiegare l’azione di progetto nella direzione di erogare servizi e informazione ad aziende, operatori, Enti e cittadini interessati allo sviluppo del biologico nelle aree dei biodistretti BioVenezia e Colli Euganei, per il quale creare un sistema di nobilitazione di processi, organizzazioni e reti. Il COPA ambisce a essere tutto questo: un sistema multiattoriale che presiede alla predisposizione di attività e strumenti di rafforzamento produttivo dei due biodistretti, per massimizzarne la riconoscibilità collettiva e per offrire un punto di riferimento conoscitivo alla crescente platea di soggetti che guarda con interesse allo sviluppo del biologico.
I biodistretti BioVenezia e Colli Euganei diventano perciò protagonisti di un cambiamento: alla guida ci deve essere il buon bio, di territorio, che porta vitalità e sviluppo economico locale!
Mondo produttivo, amministrazioni e società civile per affrontare in modo condiviso la governance del territorio, per lo meno nel settore dell’agricoltura, dell’ambiente e del turismo “stabiliscono un accordo per la gestione sostenibile delle risorse locali, partendo dal modello biologico di produzione e consumo” come chiarisce Daniele Piccinin, viticoltore bio e presidente BioVenezia “Un ruolo fondamentale sarà riservato al cittadino per il quale si sta elaborando una status di sostenitore attivo nell’associazione.”
Forti del sostenere come dichiara al Mattino di Padova[1], Marco Sambin viticoltore bio e presidente del Biodistretto dei Colli Euganei: “Una produzione che non sfrutta il suolo e rispetta fino in fondo la fisiologica della pianta”.
Si parla principalmente di vigneti che producono ottimo vino biologico, una realtà sempre più consolidata sul mercato.
[1] https://biodistrettocollieuganei.it/il-biodistretto-in-2-di-pagina-sul-mattino-di-padova/