A Bergamo, si è tenuta la Tavola rotonda su Cibo e salute, organizzata dal Biodistretto dell’Agricoltura Sociale di Bergamo. E’ stato il primo evento in presenza presso la sala della Provincia di Bergamo in cui i partecipanti si sono confrontati su questo sentito tema.
L’evento è stato previsto all’interno della V edizione di Agricoltura e diritto al cibo che si è tenuta a Bergamo dal 29 al 31 ottobre con un ricco programma di eventi e di ospiti (dettaglio su https://www.agriculturabg.it/)
La Tavola rotonda si è svolta con una iniziale presentazione sul tema da parte dei seguenti relatori:
Alba Pietromarchi, esperta di filiera agroalimentare biologica, ha ricordato l’importanza del settore primario: SENZA AGRICOLTURA NON C’È CIBO!
L’importanza “di dare il giusto valore al cibo, ma soprattutto ridare il giusto valore a chi lo produce, di produrre con modalità etiche e attenzione al sociale (memori della valenza dell’aspetto ambientale ma anche di quello sociale, strettamente coinvolto nel processo produttivo) per dare maggiore sicurezza alimentare ai consumatori, di considerare il cibo in rapporto diretto con la salute (“mangiare sano per vivere meglio”) e di attenzionare lo spreco alimentare perché non è più possibile sostenerlo (la produzione di cibo per così tante persone costa tanto sia in termini sanitari, sia socio economici e ambientali: cambiamento climatico, perdita di biodiversità, inquinamento e “consumo del suolo e acqua più di quanto la terra e i mari possano sopportare”) …
L’IMPEGNO E LA VISIONE DEI PRODUTTORI BIO È DIMINUIRE IMPATTO CHE IL SISTEMA AGROALIMENTARE HA •SULL’AMBIENTE, SULLA SALUTE E SULLA GIUSTIZIA SOCIALE
Già nella Genesi (2,15) viene citato il principio ‘coltivare e custodire’.